Verso una CNV italiana più visibile, inclusiva e riconosciuta
Andrea Vettorino, Ottobre 2025
Verso una CNV italiana più visibile, inclusiva e riconosciuta
Andrea Vettorino, Ottobre 2025
Negli ultimi anni la CNV in Italia si è diffusa in modo organico e diversificato, e oggi potrebbe essere pronta per un passo di integrazione, per riconoscersi come rete e continuare a crescere in modo più coeso.
Qui di seguito alcune riflessioni che possono accompagnare questa direzione, per una CNV in Italia credibile e al tempo stesso accessibile.
Vorrei parlare di due elementi, che si completano a vicenda:
Prospettiva professionale: definire un Codice etico e alcuni Criteri condivisi, per promuovere trasparenza, qualità e fiducia, e rendere più chiaro e riconoscibile il lavoro di chi diffonde la CNV nel contesto italiano.
Inclusione e visibilità: ampliare lo spazio della rete per rappresentare la varietà di chi contribuisce alla diffusione della CNV, riconoscendo percorsi differenti ma coerenti nei valori e nella pratica.
a. Prospettiva professionale: Codice etico e Criteri condivisi
La comunità CNV italiana vive già con solidi principi etici.
Un passo successivo, per crescere come rete professionale, potrebbe essere quello di trasformare questa coerenza in criteri condivisi e visibili, che rendano il lavoro CNV più trasparente e riconoscibile nel contesto formativo e sociale italiano.
Introdurre un Codice etico e alcuni criteri comuni come strumenti di chiarezza professionale, può offrire una base per costruire un livello di riconoscimento nazionale, in sintonia con la cultura e i sistemi formativi del nostro paese.
In particolare, si potrebbe promuovere un’adesione dichiarata e trasparente come segno di professionalità e fiducia ai seguenti elementi:
Codice etico CNV Italia: documento pubblico che esprime valori, coerenza e responsabilità professionale, incluse procedure per reclami.
Criteri condivisi: un numero minimo di ore di formazione, esperienza di facilitazione, impegno alla formazione continua e, eventualmente, la supervisione.
Questa sarebbe la base di una nuova lista di professioniste e professionisti CNV in Italia, per promuovere credibilità e collaborazione, per chi vorrà farne parte.
Questa iniziativa intende valorizzare il contesto italiano in dialogo con il CNVC, che resta il riferimento internazionale. Un livello nazionale, orientato alla professionalità e alla collaborazione, può convivere in equilibrio con il livello internazionale, custode dell’integrità del metodo, così che entrambi si sostengano a vicenda nel far fiorire una CNV italiana riconoscibile, affidabile e in dialogo costante con la società.
b. Inclusione e visibilità: una sezione per chi facilita senza certificazione
Accanto a questo livello di chiarezza professionale, la CNV italiana può continuare a valorizzare la propria varietà, includendo e mettendo in dialogo le diverse forme in cui viene vissuta e diffusa.
Il sito https://www.comunicazionenonviolenta.org/ è oggi un punto di riferimento per la CNV in Italia, grazie al lavoro dei formatori certificati CNVC.
Per rafforzare la coesione della rete, si potrebbe ampliare il sito aggiungendo una sezione dedicata anche a facilitatrici e facilitatori, formatrici e formatori, e praticanti CNV non certificati che aderiscono al Codice etico e ai criteri condivisi che emergeranno.
L’obiettivo è rappresentare la rete CNV italiana nella sua varietà, valorizzando anche chi diffonde la CNV con coerenza al di fuori dei percorsi CNVC e creando ponti tra esperienze diverse nei contesti educativi, sociali e professionali.
Questo ampliamento può anche contribuire a superare alcune barriere storiche, come quelle linguistiche ed economiche, che hanno reso più difficile per molti accedere alla formazione internazionale e hanno limitato, nel tempo, il numero di trainer certificati in Italia.
Un approccio inclusivo e trasparente può sostenere la crescita di una comunità CNV italiana più equa, visibile e interconnessa.
Verso un nuovo livello di collaborazione
Un quadro condiviso e una rete più visibile possono aprire spazi di collaborazione: piccoli cerchi di lavoro dedicati alla comunicazione, all’aggiornamento del sito o all’organizzazione di un incontro nazionale.
Una rete CNV italiana visibile e coordinata può rafforzare la fiducia interna e, soprattutto, ampliare il dialogo con il mondo esterno: scuole, enti, organizzazioni e realtà sociali che sempre più cercano riferimenti chiari e condivisi. Questo riconoscimento aprirebbe anche l’accesso a progetti educativi, reti formative e possibili finanziamenti pubblici o privati.
In sintesi, ecco alcuni possibili passi futuri che possono orientare il confronto e la co-creazione:
elaborare una bozza di Codice etico e criteri condivisi, raccogliendo feedback da chi opera attivamente nella rete italiana;
pianificare l’ampliamento del sito CNV Italia, con una sezione dedicata a chi facilita la CNV senza certificazione, e che aderisca ai principi comuni;
avviare cerchi di collaborazione relativi a questa iniziativa, per coordinare comunicazione e ed altri progetti comuni, come ad esempio un incontro nazionale per condividere visione e prossimi passi.
Ogni passo, anche piccolo, può contribuire a costruire un tessuto di collaborazione più solido e visibile, in cui la CNV continui a crescere come linguaggio vivo e condiviso. L’intento è quello di tenere insieme struttura e apertura, rafforzando la professionalità e la credibilità della CNV in Italia e al tempo stesso mantenendone viva la dimensione relazionale e comunitaria.
Condivido queste riflessioni come un contributo aperto, con il desiderio di favorire dialogo e collaborazione tra chi, in modi diversi, fa vivere la CNV in Italia.